Non est dubium quin servus benefici

Non est dubium quin servus beneficium dare possit cuilibet: quare ergo non et domino suo possit? "quia non potest", inquit(aliquis)"creditor domini sui fieri, si pocuniam illi dederit. Alioqui quotidie dominum suum obligat: peregrinantem sequitur, aegro minis trat, rus ejus summo labore colit; omnia tamen ista. qua alio praestante beneficia dicerentur, praestante servo ministeria sunt. Beneficium enim id est, quod aliquis dedit cum illi liceret non dare; servus autem non habet negandi potestatem; ita non praestat, sed paret.

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Non vi è dubbio che uno schiavo è in grado di dare qualsiasi cosa: perché, dunque, anche al suo padrone? "Perché non può", dice, (a) "Credete di diventare il suo padrone, se pocuniam a lui, gli ha dato caso contrario, il suo padrone in debito ogni giorno per i viaggiatori, ne consegue che un paziente, minacce, calci, il lavoro del paese, la parte superiore del suo culto,. Tutti, però ,. I benefici di cui si diceva all'altro, con l'aiuto di, i servizi forniti da uno schiavo per un beneficio è, cioè, che un uomo non è quello di dare quando è stato dato;. non deve negare la potenza del servo, quindi non può permettersi, ma per obbedire.