Cum in piscinam lapis missus est, u

Cum in piscinam lapis missus est, uidemus in multos orbes aquam discedere et fieri primum angustissimum orbem, deinde laxiorem, ac deinde alios maiores, donec euanescat impetus, et in planitiem immotarum aquarum soluatur. Tale quiddam cogitemus fieri etiam in aere, cum spissior factus est, sentire plagam potest; lux solis aut lunae uel cuiuslibet sideris incurrens recedere illum in circulos cogito.

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Quando si getta un sasso nello stagno, l'acqua in modo sicuro e di diventare il primo, il più stretto in molti ambienti, vediamo il mondo, quindi uno più ampio, e poi gli altri ancora più ampio, fino a quando l'attacco è scomparso, e del livello di acqua liscia è fatto via. Pensiamo ciò fosse possibile, anche in aria, quando viene compressa l'aria, può reagire ad un colpo; di ritirarla alla luce del sole o della luna o di qualsiasi stella, incontrando lo penso degli anelli.