Iam singuli supererant, sed nec spe

Iam singuli supererant, sed nec spe nec viribus pares. Alterius erat intactum ferro corpus et geminatā victoriā ferox animus ; alter fessum volnere fessum cursu trahebat corpus. Nec illud proelium fuit : Romanus exsultans male sustinentem Curiatium arma conficit iacentemque spoliat. Romani gratulantes Horatium accipiunt et domum deducunt. Princeps ibat Horatius, trium fratrum spolia prae se ferens. Huic obviam ivit quae desponsa eart uni e Curatiis.
Viso super humeros fratris paludamento sponsi, quod ipsa confecerat, flere et crnies solvere coepit. Movit ferocis iuvenis animum comploratio sororis in tanto gaudio publico. Stricto itaque gladio, transfigit puellam, simul eam his verbis increpans : " Abi hinc cum immaturo amore ad sponsum, oblita fratrum, oblita patriae. Sic deinceps pereat quaecumque Romana lugebit hostem.

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Ora, ognuno di loro è sopravvissuto, ma uguali in entrambi la fiducia o la forza. In secondo luogo, è il corpo e la doppia vittoria di ferocia mentale intatto dal coltello; rimandando altra ferita trascinato il suo corpo esausto corsa. Né che la battaglia era una salamoia romana soffre molto Curiatius attraversa armi sequestrate dal cadavere. Orazio è stato accolto dai romani e la casa sono i modi. Il principe è andato per la sua strada, Orazio, dei tre fratelli delle spoglie del cuscinetto. Per questo è andato incontro il eart di colui che era stato fidanzato dal trattamento.
Quando hanno visto che sulle loro spalle il mantello di suo fidanzato, che aveva fatto, e ha cominciato a piangere, e di sciogliere il Crni. Si è mosso verso il pubblico, così felice nella gioventù ardente di lamenti di sua sorella. Estrasse la spada, perforare la ragazza, allo stesso tempo, in queste parole, dicendole: "Get è andato con amore acerbo allo sposo, hanno dimenticato i tuoi fratelli, e ha dimenticato il suo paese in questo modo il perire ogni donna romana che piange per un nemico..